l’Internet
Addiction Disorder (IAD)
L’Organizzazione Mondiale della Sanità descrive la dipendenza
patologica come quella condizione psichica, e talvolta anche fisica,
causata dall’interazione tra una persona e una sostanza tossica. A
questo si associa il bisogno compulsivo di assumere la sostanza in modo
continuativo allo scopo di provarne gli effetti psichici e evitare il
malessere derivato dalla sua privazione.
Quelle che oggi vengono definite nuove dipendenze si riferiscono invece
a una vasta gamma di comportamenti anomali come il gioco d’azzardo
compulsivo, la dipendenza da TV, l’Internet Addiction Disorder, lo
shopping compulsivo, le dipendenze dal sesso e alcune devianze del
comportamento come l’eccesso di allenamento sportivo.
Da un punto di vista psicoterapeutico, l’utilizzo del temine "nuove
dipendenze" ha lo scopo di sottolineare l'importanza di studiare e
curare quei nuovi fenomeni che – visto che circa il 40% della
popolazione mondiale possiede oggi una connessione internet – sono
causa di un aumento esponenziale delle problematiche relazionali e
personali che affliggono i nostri pazienti. (De Angelis, 2000).
La dipendenza da
internet: Internet Addiction Disorder (IAD)
Vista la mancanza di una classificazione diagnostica riconosciuta, ad
oggi l’IAD può essere solo descritto come un'ampia varietà di
comportamenti, ai quali sottostanno problemi nel controllo degli
impulsi e difficoltà nel regolare gli stati emotivi dolorosi. Si può
parlare di IAD quando la maggior parte del tempo e delle energie
vengono spesi nell’utilizzo della rete, tanto da creare menomazioni
nelle aree esistenziali dell’individuo (relazionale, scolastica,
familiare e affettiva). Le dinamiche dell’IAD1 si possono sviluppare al
punto da presentare fenomeni analoghi alle dipendenze da sostanze, con
comparsa di tolleranza, craving2 e assuefazione.
Secondo la pioniera di queste ricerche Kimberly Young, che ha fondato
il Center for Online Addiction statunitense, sono stati riconosciuti 5
tipi specifici di IAD:
Dipendenza ciber - sessuale: gli individui che ne soffrono sono di
solito dediti alla fruizione di materiale pornografico online, o sono
coinvolti in chat-room per adulti.
Dipendenza ciber - relazionale: per gli individui che ne sono affetti
gli amici online diventano centrali, a scapito di rapporti reali.
Net Gaming: la dipendenza dai giochi in rete comprende una vasta
categoria di comportamenti, compreso il gioco d'azzardo patologico, i
videogame e lo shopping compulsivo. Caratteristica essenziale di questo
disturbo è la partecipazione ricorrente e per lungo tempo a giochi di
gruppo che prevedono la competizione e la strutturazione di attività
sociali di interazione. In tale condizione, vengono trascurate le
occupazioni personali, familiari o professionali
Sovraccarico cognitivo: la ricchezza dei dati disponibili sul Web ha
creato un nuovo comportamento compulsivo che riguarda l'utilizzo e
l’organizzazione di dati presenti nei database su internet.
Gioco al computer: una particolare forma di gaming che riguarda tutti
quei giochi che prevedono l'interazione di più giocatori e non sono
giocati in rete.
L’IAD quindi comprende aspetti differenti a seconda del tipo di
attività svolta in rete ed è diffusa non solo tra le nuove generazioni,
ma in grande misura anche tra adulti ed anziani. Il rischio è quello di
affrontare tutte le relazioni interpersonali in modo surreale fino al
quasi completo allontanamento dalla vita reale, caratterizzato dal
rifiuto delle normali attività ludiche e sociali.
Come per altre dipendenze, anche per l’IAD i soggetti più a rischio
sono coloro che hanno bassa autostima, difficoltà sociali, modalità di
pensiero ossessiva e comportamenti compulsivi o
tendenti al ritiro sociale questo perché attraverso il veicolo Internet
costoro possono non affrontare le proprie problematiche esistenziali.
Altri elementi tipici dell’IAD sono la possibilità di vedere Internet
come via di fuga da eventi di vita sfavorevoli, oppure la possibilità,
attraverso l’anonimato, di auto-attribuirsi specifiche fisiche e
caratteriali spesso distanti da quelle reali.
Per quanto riguarda il mantenimento della dipendenza sembrano giocare
un ruolo fondamentale il rinforzo positivo che le esperienze in rete
possono dare all’individuo come nel caso della pornografia
(gratificazione tramite la stimolazione sessuale), dei giochi
(gratificazione per il tramite dell’identificazione con un eroe) e
delle chat (soddisfazione che deriva dal senso di appartenenza
sperimentato dalle persone) (Fata, 2012).
Il trattamento dell’IAD
Il trattamento delle nuove dipendenze viene attualmente realizzato
sulla base di caratteristiche clinico-psicopatologiche simili ai
disturbi dello spettro ossessivo-compulsivo e del controllo degli
impulsi, ai disturbi da uso di sostanze e ai disturbi dell’umore,
soprattutto quelli appartenenti allo spettro bipolare (Casha and
colleagues, 2012).
La Young (1999) ha individuato alcune strategie di trattamento per
analogia con quelle con cui si affrontano le dipendenze da sostanze: ad
esempio proponendo al soggetto una strutturazione del tempo trascorso
in rete con uno stimolo esterno che favorisce il rispetto della
prescrizione, oppure proponendogli di sostituire l’attività online che
più lo vede coinvolto con un’altra attività, sempre online, che non lo
ha ancora condotto ad una vera e propria dipendenza.
Visto che nella maggioranza dei casi, la dipendenza coinvolge
negativamente la famiglia, può essere utile coinvolgere anche
quest’ultima nella terapia. In questo caso, la terapia permette alla
famiglia di essere co-protagonista del cambiamento e supportare la
motivazione del soggetto ad affrontare e risolvere la dipendenza.
Bibliografia
American Psychiatric Association (2014). DSM-5, Manuale diagnostico e
statistico dei disturbi mentali
Casha, H., et al (2012). Internet Addiction: A Brief Summary of
Research and Practice.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3480687/
De Angelis, T. (2000). Is Internet addiction real?
http://www.apa.org/monitor/apr00/addiction.aspx
Fata, A. (2012). Internet addiction disorder. Una review.
http://www.psychiatryonline.it/node/2031
Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dipartimento Politiche
Antidroga. Progetto IAD-U. Valutazione della prevalenza delle
dipendenze comportamentali nell’epoca di internet tra studenti
universitari.
http://www.governo.it/AmministrazioneTrasparente/BandiContratti/Archivio/accordi_pa/politicheAntidroga/01PROGETTO%20IAD-U.pdf
Young, K. S. (1999). Internet Addiction: Symptoms, Evaluation, And
Treatment. http://www.netaddiction.fusionxhost.com/articles/symptoms.pdf